- tempo di conservazione (conservanti)
- aspetto e colore (coloranti emulsionanti)
- sapore (esaltatori di sapidità, correttori acidità)
- Coloranti (da E100 ad E199)
- Conservanti (da E200 ad E299). Tra i conservanti si elencano i nitrati E251, E252 e i nitriti E249, E250 che sono utilizzati soprattutto per i salumi e per gli insaccati e le carni lavorate. Si annoverano nella categoria dei conservanti anche l’anidride solforosa E220 e i suoi sali che impediscono la fermentazione della frutta secca preservandola dall’imbrunimento
- Antiossidanti (E300, E322). Tra gli antiossidanti ricordiamo le lecitine la cui presenza impedisce l’ossidazione dei grassi e quindi il loro irrancidimento; le medesime possono causare allergia e pertanto nell’elenco degli ingredienti va aggiunta l’origine dell’additivo, ad esempio, lecitina di soia, lecitina di uova ecc.
- Acidificanti (E325, E385), detti anche correttori diacidità, la cui funzione è quella di mantenere nell’alimento un ambiente acido
- Addensanti, Emulsionanti, Stabilizzanti (da E 400 a E 495). Queste categorie di additivi hanno il compito di legare tra loro sostanze insolubili come lipidi ed acqua rendendo denso e pastoso l’alimento ma trattenendo l’umidità in modo da renderlo comunque spalmabile. A queste categorie appartengono gli Alginati E400, 402, 403, 404, le Pectine E440, l’Agar agar E406, Farina di semi di carrube E410 e le Lecitine E322. Tra gli addensanti troviamo i Polifosfati E450 che si trovano negli insaccati cotti per renderli più morbidi e succosi e stabilizzarne le caratteristiche intrinseche. Ultimamente però tale additivo nei prosciutti cotti di alta qualità è vietato
- Esaltatori di sapidità (E620, E621) sono sostanze che esaltano il sapore o la fraganza di un alimento; i più noti sono i Glutammati
- Gelificanti sono sostanze che consentono al prodotto una consistenza specifica tramite la formazione di un gel
- Edulcoranti sono sostanze utilizzate per conferire agli alimenti un sapore più dolce di quello intrinseco.
- aromi naturali (olio, aceto, sale, zucchero, limone)
- aromi aritificiali (frutto di sintesi chimica)
Sono naturali le essenze, gli estratti, i succhi concentrati o liofilizzati ottenuti tramite distillazione o estrazione a mezzo di solvente. Gli aromi artificiali sono sostanze di sintesi destinate ad impartire odori e sapori caratteristici ad imitazione degli omologhi naturali. La nuova normativa che regolamenta tale disciplina è in vigore dal 2010 con il Reg. CE 1334/2008 che “stabilisce le norme relative agli aromi e alle sostanze aromatizzanti destinate ad essere utilizzate negli e sugli alimenti a garanzia del mercato e nel contempo alla tutela della salute umana”. L’etichetta, in questi casi è uno strumento veramente importante perché consente al consumatore di effettuare una scelta consapevole: spesso gli aromi servono a mascherare la quasi totale assenza di ingredienti importanti; un esempio è un prodotto al gusto di fragola o una bevanda al gusto di mirtillo invece di un prodotto alla fragola o una bevanda al mirtillo.
Il settore degli aromatizzanti è stato ulteriormente oggetto di nuove regolamentazioni in ambito europeo e con il Regolamento di esecuzione n 872/2012, pubblicato in GUE nell’ottobre 2012, sono state inserite alcune modifiche in modo da rendere più sicuro il loro utilizzo in ambito alimentare. Il nuovo Regolamento comprende un elenco di circa 2100 sostanze aromatizzanti autorizzate dall’ EFSA ed è vincolante dal 22 aprile 2013 per cui tutti gli operatori di settore potranno utilizzare solo le sostanze in elenco.